Descrizione

A seguito degli straordinari progressi tecnologici degli ultimi anni, il dibattito sul rapporto tra virtualità e realtà, tra digitale e umano è diventato sempre più imperante e, oltre alle certezze, non poche sono le perplessità su come andrebbe gestita la transizione verso una sempre più pervasiva integrazione uomo-macchina. Non c’è dubbio che dopo gli approdi in fatto di biologia molecolare e ingegneria genetica dei decenni scorsi, l’Intelligenza Artificiale sia la tecnologia che sta alla base di questo ulteriore e rapidissimo cambiamento. Queste nuove tecnologie muteranno non solo l’esperienza degli individui nella loro interazione con oggetti e contesti sempre più tecnologici ma, anche e soprattutto, lo statuto stesso dell’umano, qualora ne ve ne sia uno. Il presente volume, a partire dall’assunzione che l’uomo è sottoposto a una pressione decisiva che lo proietterà verso il proprio definitivo trascendimento in conseguenza delle rivoluzioni biotecnologiche e informatiche, si muove in direzione di un ripensamento di quella che è stata e sarà la condizione umana.

 

Giuseppe Lissa (Solofra, 1942), per oltre trent’anni Professore Ordinario di Filosofia Morale, è oggi Professore Emerito dell’Università Federico II di Napoli. Allievo di Pietro Piovani, è stato anche Direttore del Dipartimento di Filosofia “A. Aliotta” della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, nonché Direttore del C.I.R.B. (Centro Interuniversitario di Ricerca Bioetica) e per più di un decennio Coordinatore del Dottorato Interpolo in Bioetica. Tra i suoi scritti più recenti si ricordano: Il primato della politica e le sfide dell’etica. Percorsi etici del Positivismo (2005); La gioia del plurale: il congedo dall’ontologia come premessa per la fine dell’unità del tempo (2007); Nuovi percorsi levinasiani (2007); L’eclisse del peccato originale: rischio antropologico (2009); Spiritualmente abita l’uomo sulla terra (2011); La crisi del Logos e le trasformazioni della nozione di processo (2013); Umanesimo e/o neo-umanesimo (2013).