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Dacia Maraini è una delle più note scrittrici italiane ed una delle scrittrici italiane più note nel mondo. Ha pubblicato oltre 50 libri, tra romanzi, racconti e poesie, ed è tradotta in quasi tutti i paesi del mondo. Il suo principale editore è Rizzoli, le è stato dedicato un Meridiano dalla Mondadori. Il teatro è una delle sue grandi passioni, alla quale ha dedicato testi e libri. È sempre in viaggio, incontra, di continente in continente, migliaia di suoi appassionati lettori, molto spesso giovanissimi, ai quali, con grande semplicità e generosità, non smette di raccontare il senso della vita, delle storie, delle parole. Presiede il Premio Elsa Morante e, da diversi anni, è candidata al Nobel. a cura di Tiuna Notarbartolo e con un’intervista di Eugenio Murrali -
La Terra dei Giochi raccoglie due brevi favole.
La prima, spiega con delicatezza l’attualità ai bambini. La piaga della Terra dei fuochi è infatti raccontata con il linguaggio, i colori e le metafore dei più piccoli.
Il messaggio positivo che se ne trae è l’unione fa la forza.
Un omaggio è dedicato a due icone della lotta ai roghi tossici, ossia a don Maurizio Patriciello e alla giornalista Nadia Toffa, scomparsa prematuramente.
La seconda, Super Luce, illustra l’importanza della raccolta differenziata, del riciclo dei materiali e delle energie alternative, valorizzando le diversità, l’accettazione dell’altro e il rifiuto del bullismo.
Stefano Esposito è un Ufficiale del Corpo di Commissariato dell’Aeronautica Militare. Fa parte di 3C, il coordinamento dei comunicatori di cultura. Ha pubblicato diverse poesie, tra cui una dedicata alla figlia Sara, dal titolo “A MANI GIUNTE”, vincitrice della IV edizione del premio SIPES; i romanzi “La matematica del metafisico” e “Verità, Giustizia e Libertà”.
Martina Russo, studentessa del liceo artistico nonché ballerina e nipote dell’autore, ha curato le illustrazioni.
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Marina Tagliaferri, amatissima dal pubblico italiano per essere una delle protagoniste della fiction televisiva di Rai 3 “Un posto al sole”, dona al suo pubblico un libro che racconta scena e retroscena della sua lunga ed intensa carriera teatrale, narrando, con piglio vivace, travolgente e autentico, storie, ricordi, trucchi e modalità di quello che lei chiama il mestiere più bello del mondo. È il lungo racconto di una carriera, ma anche di una passione e di vita, tanto più universale quanto più nasce dalla sua vicenda personale. Racconta di quelle “sliding doors” che sono nell’esistenza di ciascuno, di quelle scelte, spinte dalla folle passione, e che poi ti cambiano la vita. La recitazione è uno dei pochi modi per entrare in connessione con la parte più profonda di noi, il nostro ‘SE’. In questo ‘SE’ in realtà, c’è tutto quello di cui avremmo veramente bisogno. Può curarci il corpo e l’anima. Lo studio, l’Accademia, le tournées: i capitoli si susseguono veloci, dando spazio anche ai numerosi incontri con personaggi speciali, da Carmelo Bene a Vittorio Gassman, da Paola Borboni a Giorgio Albertazzi, a tanti, tanti altri. E nel finale trova spazio anche la sensazionale esperienza di ‘Un posto al sole’. Marina Tagliaferri nasce a Roma il 13 dicembre. Entra giovanissima all’Accademia Nazionale d’arte Drammatica “Silvio d’Amico”. Lavora per quindici anni quasi esclusivamente in teatro, con grandi interpreti quali Carmelo Bene, Vittorio Gassman, Giancarlo Sbragia, Enrico M. Salerno, Gabriele Lavia, Giorgio Albertazzi e tanti altri. Approda poi alla televisione con fiction di successo tra cui “Un cane sciolto”, “I ragazzi del muretto”, “Un prete tra noi” ed altre ancora. Contemporaneamente si occupa con passione del doppiaggio dando la sua voce ad attrici del calibro di Meryl Streep. Nel 1996 inizia l’avventura della prima soap opera italiana “Un posto al sole” che la vede ancora oggi protagonista nel ruolo di Giulia Poggi. Nel 2024 festeggia i 50 anni di carriera. -
365 giorni da ricordare tra celebrazioni e commemorazioni. A un passo da voi racconta ai bambini la favola della vita. Attraverso le giornate speciali li accompagna lungo un percorso che li porterà ad affacciarsi sul mondo degli adulti. Nasce da un’autrice che è anche educatrice e giornalista, e che nella sua scuola raccontafavole su temi scottanti come la violenza sulle donne o la giornata della memoria. O temi che abbracciano il mondo del sociale: la giornata dei diritti dei bambini o della gentilezza. O che puntano ad esaltare la diversità: i calzini spaiati. E ancora che guardano da altre prospettive le “feste” dedicate ai nonni, ai papà, alle mamme. La giornata della festa dell’albero che coincide con quella della Tv. Le tre giornate della merla. La giornata dello studente. Tutte animate da personaggi che parlano il linguaggio dei bambini, ma che al tempo stesso lo riempiono di colori, di sfumature, di arcobaleni, di albe e di tramonti. A un passo da voi è luce che illumina il buio, è speranza che s’insinua nella delusione. È il sunto della nostra società raccontata ai bambini, tra quello che siamo stati, quello che siamo e quello che vorremmo essere. È il sogno di un bambino e dell’adulto che sarà. A un passo da voi è il sogno di un adulto che non ha mai dimenticato di essere bambino. SONIA LIBICO Giornalista, esperta di comunicazione, scrittrice, insegnante e coordinatrice della scuola dell’infanzia paritaria “Biricchinopoli” di Catanzaro, asilo nido autorizzato e scuola materna paritaria. Biricchinopoli è un modello innovativo applicato, il primo asilo bilingue (italiano e inglese) nel capoluogo di regione. In questo ambiente l’autrice ha utilizzato le favole come strumento pedagogico per trattare con i piccoli argomenti da adulti, con l’obiettivo primario di creare coscienze civiche fin dalla tenera età. -
Storia di una ragazzina sensibile e tanti cagnolini da salvare Una storia vera che sembra una favola a lieto fine di umani molto sensibili e amici a 4 zampe che trovano salvezza. I protagonisti di questo libro sono bambini e cagnolini e l’enorme empatia di cui gli essere umani possono essere pure capaci. Durante i suoi viaggi all’estero l’autrice ha tratto l’ispirazione per questa “Favola Vera”. Il racconto, rivolto a un pubblico di bambini dai 5 ai 10 anni, è un adattamento fiabesco di storie realmente accadute a cagnolini, ciascuno con volti, nomi e vissuti profondi. Tutti i personaggi, sia umani che animali, sono reali e il libro mira a far emergere la preziosa consapevolezza del rispetto per il mondo animale, offrendo ai lettori un insegnamento volto alla sensibilizzazione, affinché le buone intenzioni possano trasformarsi in azioni concrete. ADA GIORGIA MANDRIOTA nata a Milano nel 1972 e residente in provincia di Pavia, è madre di tre figli e lavora nel settore internazionale, “La favola vera” è il suo primo libro. -
In pagine accoglienti e dalla narrativa scorrevole e a tratti commovente, Don Giuseppe Carmelo racconta della prima fondazione della mensa dei poveri a Napoli, nel quartiere di Santa Lucia. Un’esperienza di accoglienza e carità che si dispiega lungo le pagine di un libro che sembra esso stesso parte del progetto. È un progetto di umanità quello di Padre Carmelo, che riguarda solitudini e abbondoni, esseri viventi in difficoltà, che hanno potuto trovare, attraverso questa grande rete sociale, calore, ospitalità, famiglia, intesa come spazio vitale d’amore che si può costruire in ogni frangente e senza necessari legami di sangue. Vengono fuori storie e personaggi che riemergono dal buio in cui li aveva precipitati l’esistenza, ressurezioni di vite ancora possibili, la potenza dell’aiuto disinteressato ed empatico capace di salvare vite che sembravano finite. Mensa, cioè cibo, nutrimento che comincia con l’essere quello del corpo e finisce con l’essere quello di spiriti che sembrano disperati e che ritrovano motivazione e speranza, anime invisibili che grazie a questo lavoro di immensa generosità prendono forma. DON GIUSEPPE CARMELO Don Giuseppe Carmelo. Nato a Napoli, il 21 aprile 1962. Ha studiato Teologia Pastorale presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale- Sez. S. Tommaso ed è stato ordinato Sacerdote il 15 aprile 1987 dal Card. Corrado Ursi. Nel 1993, insieme a Don Luigi De Maio, fonda l’Onlus CABENUS, centro di accoglienza e di evangelizzazione. È stato Parroco a Villaricca, parroco della Basilica di Santa Lucia a Mare e Decano del III Decanato-Pizzofalcone, Quartieri e Montesanto. Ha insegnato religione nei licei. Nel novembre 2009 ha istituito la Mensa della carità per i fratelli e le sorelle senza fissa dimora del territorio; nel febbraio 2017 ha riunito nel gruppo degli “Angeli”, i bambini a rischio del Pallonetto. Attualmente è Parroco della chiesa della SS. Ascensione a Chiaia. -
Una protagonista disabile, ragazza negli anni ’60, e i suoi giorni sinceri, fatti di amicizie, difficoltà, risorse e prospettive. Silvia M. ha sul corpo e nell’anima i segni della polio contratta all’età di due anni. La riabilitazione è lunga e la porta a vivere lunghi periodi in ospedali ortopedici, a non poter frequentare la scuola e doversi preparare da privatista fino alla quinta elementare. Entra in una classe solo in prima media. Fino ai dieci anni è sola. La prima amica la incontra a scuola, è sua omonima, Silvia G., quasi un alter ego. Frequentare la scuola le fa molto bene perché la porta a socializzare, nel contempo la vicinanza di ragazze normodotate fa risaltare i suoi deficit motori e le limitazioni che comporta una vita “monca”. Assistita e accompagnata sempre da genitori instancabili studia fino al conseguimento della laurea. L’amica le sta accanto e la supporta fino alla maturità e all’ingresso in università, quando le loro strade divergono. Silvia M. sa bene cosa siano le rinunce e le limitazioni che l’handicap comporta, le vive sulla propria pelle. Sta “alla finestra” per tanto tempo a veder scorrere la vita normale degli altri. Non sa cosa sia correre o decidere autonomamente quando e dove fare una passeggiata. Pochi sono i momenti di serenità nella sua adolescenza. Non si sente pienamente accettata dai coetanei. Assiste per tanti anni alla felicità altrui mascherando il risentimento che nutre non verso le coetanee più fortunate ma verso la sorte beffarda. Studia con buoni risultati spronata e sorretta da un padre e una madre che lei definisce “illuminati” perché hanno capito che conseguire un diploma o una laurea la aiuterà moltissimo nella vita. Deve rinunciare a tante cose compreso il corso di studi che le piacerebbe frequentare perché le sue gambe non sono tanto forti da consentirle gli spostamenti giornalieri necessari. È oggetto del pietismo mieloso ed ipocrita nonché dei pregiudizi di una società che discrimina e relega il diverso. Conosce solitudine e scoramenti che la portano ad isolarsi e chiudersi in se stessa, a disperare di potersi inserire nel mondo del lavoro ed avere una sua indipendenza. Risale la china con l’aiuto del suo mentore, la maestra delle elementari, e la lungimiranza del padre. Diviene realista, archivia i sogni, si accontenta di ciò che può avere e supera incertezze e paure. Accetta di lavorare in una cartolibreria, attività che la porta ad avere contatti quotidiani con gli abitanti del piccolo centro in cui vive, che in quanto a cultura e amore per la lettura difettano parecchio. Con intelligenti iniziative si adopera affinché i libri arrivino in mano a grandi e piccini. Nel negozio, che dopo pochi anni è suo, dà spazio a incontri, discussioni, scambi di opinioni e trasforma una anonima libreria di provincia in un piccolo faro di cultura. Opera un piccolo miracolo di cui andare orgogliosa. La ragazza insicura e timida si è trasformata in una donna determinata. CATERINA MALARA Nata in Sicilia, ad Agrigento, vive a Reggio Calabria da sempre. Una vita dedicata all’insegnamento, nel 2020 pubblica il primo romanzo “Natalino”. -
Un grande medico, torna alla divulgazione dei suoi studi e delle sue geniali intuizioni dando alle stampe un Sorso della Giannini. “Vaccinologia innata” illustra i meccanismi di funzionamento basilari del sistema immunitario degli esseri viventi. Spiega perché l’organismo è in grado di difendersi e immunizzarsi in maniera naturale rispetto ad eventuali aggressioni esterne, e perché ogni intervento estraneo può avere effetti più indesiderati che altro, se non si tengono in considerazione aspetti della natura costitutiva di ogni organismo. La premessa del discorso è che l’organismo vivente, sia esso animale o vegetale, è un sistema aperto al flusso di informazioni elettromagnetiche che sfruttano molecole chimiche e non è riconducibile ad un sistema chiuso quale quello che si costruisce in laboratorio per studiare fenomeni biologici in condizioni precostituite e controllabili. La fisiologia dell’essere vivente ha come obiettivo il mantenimento di uno stato costante nei parametri vitali (pressione arteriosa, ph , tensione di ossigeno , frequenza cardiaca) e continuerà a perseguirlo nonostante incursioni esterne, che siano malattie o tentati rimedi. VINCENZO D. ESPOSITO è medico chirurgo. Ha una lunga esperienza all’interno di ospedali napoletani, tra cui il Policlinico Universitario di Napoli, nelle divisioni di anestesia e rianimazione, cardiochirurgia pediatrica e chirurgia del cuore. Ha esercitato, dal 1979, come medico di medicina generale dell’Asl campana, continuando a perfezionarsi con specializzazioni in psicologia clinica e psicoterapia, osteopatia, omotossicologia, medicina integrata. Attualmente esercita attività di libero professionista come medico di medicina generale omeopatica, biopsicosomatica e terapia della biorisonanza. È seguito da migliaia di pazienti che, da tutta Italia, lo raggiungono in Campania. Ha pubblicato i libri “L’uomo elettromagnetico” e “Le vibrazioni della buona salute”, entrambi curati da Tiuna Notarbartolo. -
Il bullismo e la sua versione cyber nel nostro paese sono piuttosto diffusi e rappresentano ormai una vera emergenza. Secondo il Report OMS Europa del marzo 2024 il 15% degli adolescenti ha subìto atti di cyberbullismo. Un aumento rispetto al 2018, dal 12% al 15% per i ragazzi, dal 13% al 16% per le ragazze. Ed è probabile si tratti di una sottostima. La rete oggi ha profondamente mutato il tradizionale bullismo, amplificandone la portata,sia nel tempo che nello spazio,con gravi conseguenze anche sulla salute. Infatti, un uso non consapevole della rete può provocare danni fisici e psicologici anche gravi. Inoltre, ciò che preoccupa è l’uso sempre più precoce degli smartphone, se si pensa, per esempio, alla possibilità di delegare all’intelligenza artificiale la lettura di fiabe per far addormentare i bambini, anche in tenerissima età. Un’ipotesi, quest’ultima, inutilmente deleteria considerando che nessuno strumento tecnologico, per quanto sofisticato, potrà mai sostituire il ruolo svolto dalla voce della mamma per la crescita dei bambini. È necessario allora trovare un terreno culturale comune per un nuovo approccio all’educazione digitale, un lavoro difficile, certo, ma necessario, perché ci saranno, in un futuro non lontano, altre tecnologie, più potenti e più invasive che influenzeranno la vita quotidiana non solo degli adolescenti, ma anche dei bambini più piccoli. PAOLO SIANI pediatra, è primario di pediatria all’ospedale Santobono di Napoli, è stato parlamentare nella 18 legislatura e vice presidente della commissione bicamerale infanzia e adolescenza, è stato presidente dell’associazione culturale pediatri. Fa parte del consiglio direttivo della fondazione Giancarlo Siani ed è il responsabile del tavolo infanzia del Comune di Napoli.