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  • Questo Sorso è composto da tre racconti di architetture, matrimoni e libri ambientati in Campania. Scritti per gioco o per necessità, questi tre testi raccontano come le architetture e i libri siano contenitori di vite, e quindi di emozioni, di sentimenti a volte convergenti a volte contrastanti. Le architetture e i libri disegnano sempre, davanti a noi e dentro di noi, nuove geografie, panorami, quinte sceniche della vita di tutti i giorni. E poi entrambi, sia le architetture sia i libri, spesso ci capitano addosso indipendentemente dalla nostra volontà, o proprio ci inseguono. Così è la fabbrica Olivetti di Pozzuoli per l’operaio Vincenzo Artiaco che vi trascorre la vita; così è il grande condominio dei Ponti Rossi per la giovane Marialivia che lì dentro non vuole andare ad abitarci; così è per il protagonista del terzo racconto, il quale, in un serrato botta e risposta con l’ex-moglie attraverso copertine di libri sul comodino, descrive il tempo della separazione e la prospettiva di una nuova vita, nella quale si troverà comunque a dover fare i conti con la casa e le cose del passato. Sullo sfondo, a tener insieme i tre racconti, c’è la figura dell’architetto che, tra certezze e irrisolutezze, come scrisse un poeta a metà degli anni ’50 del Novecento, prima di essere tale “deve saper essere tante altre cose”. ROSSANO ASTARITA (1962), è di Meta di Sorrento (Na) architetto, dottore di ricerca in Storia e critica dell’architettura, è autore di libri e saggi su Alfonso Gatto, Anna Maria Mazzucchelli, Luigi Cosenza, Roberto Pane, Lamont Young, Adriano Olivetti, Dante O. Benini, tra i quali si segnalano Casabella Anni Trenta, Jaca Book, Milano 2010 e la nuova edizione (e-book) de Gli Architetti di Olivetti, Franco Angeli, Milano 2012. Ha collaborato a mostre e pubblicato in volumi collettanei sull’iconografia urbana. Ha insegnato per numerosi anni Storia dell’architettura all’Università di Napoli “Federico II” e Museologia all’Università degli Studi del Molise, prima di ottenere nel 2014 l’abilitazione scientifica nazionale quale professore associato di Storia dell’architettura e Restauro. Da allora svolge la sola professione di architetto. Per i tipi della Giannini ha già pubblicato La Fabbrica Felice (Giannini, Napoli, 2013).
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    Rossano Astarita
  • SIAMO QUANTI DI LUCE

    Vincenzo D. Esposito
    6,00
    Un grande medico, torna alla divulgazione dei suoi studi e delle sue geniali intuizioni dando alle stampe un altro Sorso della Giannini. Questo volumetto affronta il tema della biologia e medicina quantistica, allargando quanto già intuito nel testo “L’Uomo elettromagnetico”. Il sole è elettrico, la terra magnetica, noi, al centro siamo elettomagnetici. Qualunque malattia, prima di arrivare al nostro corpo fisico, entra nel nostro campo magnetico, e lì può essere intercettata e debbellata. La biologia e la medicina quantistica costituiscono i campi di studio che permettono di dare le basi biofisiche, cioè la dimostrazione della esistenza di processi misurabili, ripetibili della materia vivente considerata non solo più soltanto nella sua componente chimica. Gli esseri viventi sono energia materializzata. Il primo passo che bisogna fare è quello di ricostrire la storia di questo processo di acquisizione, di conoscenze e della loro relativa applicazione risalendo agli anni ‘80 del secolo scorso per fare un breve excursus epistemologico. VINCENZO D. ESPOSITO è medico chirurgo. Ha una lunga esperienza all’interno di ospedali napoletani, tra cui il Policlinico Universitario di Napoli, nelle divisioni di anestesia e rianimazione, cardiochirurgia pediatrica e chirurgia del cuore. Ha esercitato, dal 1979, come medico di medicina generale dell’Asl campana, continuando a perfezionarsi con specializzazioni in psicologia clinica e psicoterapia, osteopatia, omotossicologia, medicina integrata. Attualmente esercita attività di libero professionista come medico di medicina generale omeopatica, biopsicosomatica e terapia della biorisonanza. È seguito da migliaia di pazienti che, da tutta Italia, lo raggiungono in Campania. Ha pubblicato i libri “L’uomo elettromagnetico” e “Le vibrazioni della buona salute”, entrambi curati da Tiuna Notarbartolo. Per i tipi della Giannini ha pubblicato “Vaccinologia innata”.
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    Vincenzo D. Esposito
  • Le solitarie

    Ada Negri
    12,00
    La raccolta di racconti “Le Solitarie” è una delle opere più rappresentative della letteratura femminile del XX secolo. Diciotto novelle che sono racchiuse nel primo libro pubblicato da Ada Negri nel 1917. Il tema è quello della condizione femminile tra fine Ottocento e inizio Novecento con la rappresentazione della condizione femminile dei ceti operai e medioborghesi nella provincia lombarda. L’oppressione dal lavoro, dagli uomini e dalla miseria viene descritta attraverso questi diciotto ritratti di donne, raccontati con poesia, verismo e passione. “Solitarie” che, purtroppo, non sono mai sole, ma sono figlie, mogli, sorelle eternamente legate alla casa e alle sue necessità. Pezzi di vita di stiratrici, servette, maestre, operaie, vite difficili, segnate dalla fatica e dagli stenti. Un’opera che costituì all’epoca uno dei primi manifesti di un femminismo ancora in incubazione, attraverso la denuncia del disagio, dell’emarginazione e delle frustrazioni delle donne. Un libro che narrava con coraggio le difficoltà del nascere donna, con la “fatalità” di una grande debolezza. Grazie al grande successo editoriale dell’epoca, “Le Solitarie” fu un libro che mosse e muove ancora le coscienze, oggi considerato un grande classico della narrativa di genere. ADA NEGRI È nata a Lodi il 3 febbraio 1870 e morta a Milano l’11 gennaio 1945. Poetessa e scrittrice è ricordata anche per essere stata la prima e unica donna a essere ammessa all’Accademia d’Italia. Di umili origini, diventa insegnante elementare e poi, ad honorem, di scuole medie. Pubblica la raccolta di Fatalità nel 1892, nel 1894 vince il “Premio Giannina Milli” per la poesia, e pubblica una seconda silloge poetica Tempeste, in cui tratta tematiche sociali. In questo periodo è vicina al Partito Socialista. Nel 1896 sposa l’imprenditore Giovanni Garlanda ed ha una figlia, Bianca. Nel 1904 pubblica la raccolta di poesie Maternità, e nel 1910 Dal profondo: opere caratterizzate da maggiore introspezione. La distanza sociale tra Ada e Giovanni porterà il matrimonio a franare rapidamente: si separeranno già nel 1913, anno in cui Ada si trasferisce a Zurigo. Qui scrive la raccolta di poesie dal titolo Esilio. Rientra in Italia nel 1914, e si riconosce nel riformismo di Mussolini. Lavora come giornalista dal 1914 al 1926. Nel 1917 pubblica una prima opera in prosa, una raccolta di novelle intitolata Le solitarie e nel 1921 il romanzo Stella mattutina.
  • GIANBURBERO

    Carmine Spera
    12,00

    Gianburbero è l’uomo più temuto nel paese. Quando nasce suo figlio esprime il suo più grande desiderio: da grande dovrà essere più bravo … anzi no più cattivo di lui. Suo figlio, però, mostra da subito un grande difetto. È gentile e, soprattutto, ama studiare. Gianburbero si impegnerà per cambiare il figlio ma i suoi insegnamenti si riveleranno buffi quanto inutili. Seguirà un paradossale rapimento, a opera di Gianburbero di un bambino figlio del macellaio del paese, ma gli esiti saranno tutt’altri rispetto a quelli auspicati dal goffo criminale. Suo figlio, non solo salverà la situazione dimostrando come sia possibile cambiare rispetto al contesto di appartenenza, ma imparerà anche a leggere e scrivere grazie all’amicizia con il bambino rapito. Il finale è a sorpresa e confortante, come nei più bei cartoni animati o nelle canzoni per bambini. Lo stile è allegro, leggero, giocoso e pieno di insegnamenti di vita e mai a senso unico: vanno dai padri ai figli ma ancora di più dai figli ai padri. Che sanno insegnare bene quanto ci sia modo e speranza per essere migliori.

    CARMINE SPERA è nato a Castellammare di Stabia il 28 marzo 1969. Dedica gran parte del suo tempo libero alla scrittura e alla composizione musicale rivolta al mondo dell’infanzia. Dal 2010 a oggi ha composto molti brani che hanno partecipato allo “Zecchino d’oro” trattando argomenti molto delicati come gli stereotipi di genere (Un principe Blu), il riciclo dei rifiuti (Bartolo il barattolo) e la dislessia (L’ Anisello Nunù che sul canale you tube ha superato 100 milioni di visualizzazioni). Nel 2022 è tra gli autori del brano “Bla bla bla” che ha rappresentato l’Italia al Junior euovison contest svoltosi in Armenia e trasmesso in Eurovisione. Nel 2013 si classificò secondo alla X edizione del concorso letterario nazionale “il Racconto nel cassetto” per la sezione racconti per ragazzi con “Shirikirikiri Mago Arturo e la sua formula magica” pubblicato da Edizioni Cento Autori. Nel 2015 la casa editrice Eli La spiga pubblica il racconto Topodomani”, che sottolinea l’importanza dei punti di vista e del mettersi nei panni dell’altro.
  • I MISTERI DEL CHIMICO DEI FANTASMI

    Salvatore Biazzo
    18,00

    Romanzo storico ricco di suspance e informazioni  scientifiche in cui i personaggi vivono vicende fascinose  e paradossali tratte dalla cronaca vera del  periodo della Seconda Guerra Mondiale con le sue  leggi antisemite.  Il protagonista principale è Oscar D’Agostino. Tra  i ragazzi di via Panisperna, fu il chimico il cui contributo  fu cruciale nelle ricerche nucleari e, in particolare,  in quella che fu accertata essere la prima  fissione nucleare. Fu, insomma, uno dei firmatari  di un brevetto che costituì l’atto di nascita della  bomba atomica.  Il suo nome rimase poco noto al grande pubblico,  oscurato dai Nobel Fermi e Segrè e dalle misteriose  vicende di cui furono protagonisti Pontecorvo,  espatriato in Russia, forse una spia, e Majorana,  scomparso nel nulla.  Lo stesso D’Agostino fu figura enigmatica. Fondamentale  il suo lavoro da chimico negli esperimenti  che portarono alla scoperta dei neutroni lenti,  base della fissione nucleare. Il boy scout dell’Era  Atomica non ottenne mai il giusto riconoscimento  scientifico, e il merito di aver agevolato, sventando  un’operazione della polizia politica segreta del Regime,  la fuga di Enrico Fermi e della moglie ebrea  Laura Capon in USA per le leggi razziali.  Al Chimico dei Fantasmi, quasi un nome in codice,  di copertura, si rivolsero i servizi segreti inglesi  che indagavano su Bruno Pontecorvo. E lo stesso  Mussolini, nel ’43, per avere l’Arma Segreta che  avrebbe mutato l’esito della Guerra. Come un Fantasma D’Agostino si muove nelle  ombre della storia.

    Salvatore Biazzo, ha lavorato cinque anni al Roma e  oltre trent’anni in Rai, da inviato speciale e da capo  redattore. Ha collaborato a Tutto il Calcio…, a 90° Minuto,  alla Domenica Sportiva, a Uno Mattina, Cronache  Italiane, Tg1 Speciale, Tg2 Dossier, Mediterraneo, a  Neapolis su Tg3, di cui fu co-fondatore. Tra i suoi libri,  Il mio Napoli (Rai Eri), La lingua Trasmessa e Telecomunicare  (Ferraro Editore), Il Dizionario del Giornalista  (Rubbettino – Collana Scientifica Università di  Salerno), Come sopravvivere al concorso Rai e Diego 60  d.D (Guida Editori) e Biagio Agnes, un giornalista al  Potere (Rai Eri). È stato docente a contratto alla Scuola  di Giornalismo all’Università di Salerno. Tuttora opinionista  in Radio e Tv..
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    Salvatore Biazzo
  • IL MONDO A PIACIMENTO

    Elena Basile
    16,00

    Il romanzo realizzato con uno stile limpido e leggero, è la storia, raccontata in prima persona da una ragazzina canadese, di due visioni del mondo incarnate dai genitori: quella del padre, giocosa e leggermente disonesta, dominata da una sensibilità istintiva, e quella della madre fatta di moralismo e di una testarda lotta per il bene che alla fine diviene tenera nella sua ingenuità. Ambientata a Toronto, la narrazione sottolinea anche i contrasti tra cultura anglosassone e italiana. Il testo è scritto con un linguaggio volutamente non compiuto tipico dell’adolescenza che sa anche divertire ed essere a volte poetico. È la storia dell’educazione spirituale di una tredicenne malata che, nella breve vita che le è concessa, conoscerà amicizia, amore e prenderà consapevolezza del suo essere donna e femminista.

    Elena Basile, è nata a Napoli ma ha vissuto per motivi di lavoro in Madagascar, Canada, Ungheria e Portogallo. È stata Ambasciatrice d’Italia in Svezia (dal 2013 al 2017) e in Belgio (dal 2017 al 2021). Oltre a Una vita altrove (Newton Compton, 2014), finalista al Premio Roma, ha scritto Miraggi (Castelvecchi 2018) e altre raccolte di racconti. Del 2022 In famiglia (La nave di Teseo) e del 2023 Un insolito trio (La Lepre edizioni). Nel 2024 Frammenti di Bruxelles con Sandro Teti Editore. Elena Basile ha spesso suscitato scalpore nei talk show televisivi italiani per le sue opinioni sul Medio Oriente e sul conflitto tra Israele e Hamas. La sua abilità nel suscitare dibattiti insieme alla sua vasta conoscenza delle questioni internazionali, l’ha resa una figura di riferimento per molti media e commentatori politici.
  • IN CUCINA CON AFRODITE

    Luca Pizzonia
    6,00

    Il libro In cucina con Afrodite di Luca Pizzonia esplora l’intima connessione tra cibo ed eros, radicata nei bisogni primari dell’essere umano secondo la piramide dei bisogni di Maslow. Con un approccio divulgativo e ironico, il testo attraversa temi come la neurochimica del sesso, le differenze tra sessualità maschile e femminile, e l’uso dei simboli culinari nell’immaginario erotico. Ampio spazio è dedicato agli afrodisiaci, sia nella loro valenza scientifica che culturale, sfatandone i miti e celebrandone il ruolo di complici dell’eros. L’opera si conclude con una selezione di ricette pensate per stimolare i sensi e arricchire il gioco della seduzione.

    LUCA PIZZONIA è uno psicologo psicoterapeuta   con la passione per la genealogia. È il referente campano di Comilva e socio fondatore di Associazione per il Bambino In Ospedale (Abio) Napoli. È già autore di Videogiochiamo a scuola (Edizioni Psiconline, 2014) e di Dentro il vuoto. Viaggio alla scoperta di sé (Independently published, 2025).
  • UNA COSA BUONA

    Roberta Scotto Galletta
    6,00

    Una lettura affascinante e divertente che racconta di Mariella, una donna sposata  e che vive  in un paese costiero dalle convenzioni claustrofobiche e i pettegolezzi sagaci.  La monotonia della sua routine è spezzata da un’avventura amorosa che ritrae la natura volatile, intensa e vera del desiderio.

    ROBERTA SCOTTO GALLETTA vive a Procida. È artista visiva e lettore forte. Ha pubblicato “La Genìa”, ottenendo la menzione al Premio Calvino nel 2005; “I Viaggi di Giuditta- Una piccola isola scintillante” (Fioranna, 2022). Nella stessa collana pubblica nel 2024 Nasco Domani. Piccolo romanzo sui segreti familiari.
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    Roberta Scotto Galletta
  • IL FAST FOOD DEI SENTIMENTI

    Davide Fiorillo
    15,00

    Enrico è alla ricerca del senso dell’amore. Di quali sentimenti dobbiamo nutrirci per essere felici?

    Questo è il racconto della ricetta per una perfetta dieta di coppia.

    «– E quindi per te l’amore vero non esiste?

    – Cosa intendi per “amore”?

    – Intendo due che non litigano mai, che si amano per sempre, che si desiderano, si sono simpatici, si stimano, si sentono complici, si aspettano per tutta la vita… Florentino e Fermina, che si amavano ai tempi del colera, per esempio.

    – Ma se lei lo ha sempre respinto! Ha ceduto solo per sfinimento!

    – Insisto, secondo me per ognuno di noi esiste, da qualche parte sulla terra, una persona senza difetti che solo a noi si raccorda, combaciando perfettamente… e comunque Florentino a Fermina l’amò per tutta la vita».

    DAVIDE FIORILLO Davide Fiorillo (Napoli, 1978) vive e lavora nella sua amata città. Appena può, torna nella Terra delle Sirene. in copertina disegni di: Alessandro Rak
  • LILITH, LE SUE FIGLIE E ALTRE STREGHE

    Elio Notarbartolo
    6,00

    Lilith, le sue figlie e altre streghe esplora la lunga e tormentata storia delle donne accusate di stregoneria, tracciando un filo conduttore tra le radici mitologiche, la saggezza popolare e le persecuzioni religiose. La narrazione prende avvio dalla figura di Lilith, la prima donna ribelle della tradizione ebraica, per poi concentrarsi sulle janare dell’Italia meridionale, donne sapienti, guaritrice e custodi di antiche conoscenze erboristiche, che vennero demonizzate e perseguitate come streghe. Attraverso un racconto ricco di riferimenti storici e culturali, il testo denuncia le brutalità dell’Inquisizione e le ipocrisie della Chiesa cattolica, offrendo una riflessione sul rapporto tra scienza, superstizione e potere. L’opera collega il passato e il presente, mostrando come le credenze nelle forze occulte e nella magia continuino a vivere sotto nuove forme nella contemporaneità.

    ELIO NOTARBARTOLO È ingegnere e uomo di cultura. Ha fondato e diretto il periodico Il Confronto. Insegnante per 40 anni, è stato presidente della FNISM, Federazione nazionale insegnanti. Fa parte di 3C, Coordinamento dei Comunicatori della Cultura. Ha pubblicato nella stessa collana INNO NAPOLETANO A FEDERICO II. Conversazioni sul passaggio a Napoli dello Stupor mundi. Collana Sorsi n. 4
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    Elio Notarbartolo
  • L’ISOLA BRUNA

    Gioacchino Francesco De Candia
    22,00

    L’isola bruna è costituito da una serie di narrazioni che si confrontano con temi universali quali la nascita, la fanciullezza, l’incalzare dei mutamenti, la forza dei ricordi, la morte. Si parte da una piccola isola senza nome da qualche parte del Mediterraneo, un luogo dell’anima con le sue spiagge vulcaniche, le stradine di basolato lavico, gli orti e i vigneti, la sua incantevole architettura, i riti ancestrali, i suoi mostri e le sue leggende. I protagonisti sono personaggi ispirati al vero, con le loro storie caratterizzate da virtù o difetti, da sentimenti e rancori: una sequenza di uomini e donne, ragazzini e vecchi, chierici ed ergastolani, scrittori e dementi, celebrità e borghigiani. Infine demoni e angeli. Mille e una storia tenute insieme da uno stile che fa dell’evocazione la sua cifra trainante. La memoria, qui, altro non è che una lastra protesa sul mare. Una piazzola di tufo o di lava brunita dalla quale prendere la rincorsa. E saltare.

    GIOACCHINO FRANCESCO DE CANDIA è di formazione umanistica, laureato in Giurisprudenza. Capitano di lungo corso ha girato i cinque continenti per piacere e professione Ha già pubblicato un libro di poesie e svariati racconti su riviste. Questa è alla sua prova letteraria più sofferta e intensa.
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    Gioacchino Francesco De Candia
  • CURARE I BAMBINI

    Salvatore Di Maio
    6,00

    L’Endocrinologia pediatrica nasce come disciplina specialistica solo dopo che la Pediatria acquisì autonomia scientifica e didattica a partire dai primi decenni del Novecento. La nascita di questa sub-specialità fu facilitata dagli studi pionieristici di James Gamble, che tra il 1919 e il 1923 esplorò l’equilibrio idro-elettrolitico e acido-base, e dalle ricerche di Lawson Wilkins a partire dal 1935, che fondarono le basi dell’Endocrinologia pediatrica moderna. L’attenzione all’Endocrinologia pediatrica in Italia, con un focus particolare sulle turbe della crescita e della pubertà, si consolidò a Napoli negli anni ‘70 grazie al lavoro di Enrico Tatafiore, che istituì il primo Centro di Auxologia del Sud Italia. Questo volume ripercorre le tappe storiche e gli sviluppi clinici della disciplina, evidenziando il contributo fondamentale di figure illustri come James Gamble, Lawson Wilkins e Enrico Tatafiore, nonché il contesto napoletano che ha avuto un ruolo cruciale nell’affermazione dell’Endocrinologia pediatrica.

    SALVATORE DI MAIO è pediatra endocrinologo e auxologo, primario ospedaliero emerito presso la AORN Pediatrica “Santobono-Pausilipon” di Napoli. Laureato nel 1973, ha completato la sua formazione sotto la guida di noti specialisti come i professori Salvatore Auricchio, Armido Rubino e Marco Minozzi, perfezionandosi in Endocrinologia pediatrica con il professor Alfred Tenore. Ha sviluppato significativi studi sull’ipotiroidismo congenito e sull’ipogonadismo, e ha contribuito al trattamento dei problemi neuro-endocrini presso il “Santobono”. Nel 2000 è diventato Direttore della Struttura Complessa di Auxologia e Endocrinologia della AORN “Santobono- Pausilipon”. Nel 2024 ha ricevuto il titolo di “Saggio della Pediatria” dalla Sezione Campania della Società Italiana di Pediatria.
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    Salvatore Di Maio
  • LE CINQUE NAVI

    Vincenzo D. Esposito
    6,00

    Questa raccolta di versi è un viaggio emotivo e filosofico attraverso temi come l’amore, la perdita, la solitudine e la ricerca di senso nella vita quotidiana. Le poesie trattano argomenti personali con una profonda introspezione, alternando immagini potenti e sentimenti universali. Lo stile è caratterizzato da un uso frequente di metafore e simboli religiosi, richiamando un dialogo interiore con Dio e figure familiari scomparse. Il libro è ricco di metafore evocative, immagini fortemente simboliche, e figure retoriche spontanee come le anafore. L’enorme trasporto di una grande mente e un grande spirito affidato alle sue parole più immediate, risuonano esperenzialmente ed emotivamente con i lettori.

    VINCENZO D. ESPOSITO

    è medico chirurgo. Ha una lunga esperienza all’interno di ospedali napoletani, tra cui il Policlinico Universitario di Napoli, nelle divisioni di anestesia e rianimazione, cardiochirurgia pediatrica e chirurgia del cuore. Ha esercitato, dal 1979, come medico di medicina generale dell’Asl campana, continuando a perfezionarsi con specializzazioni in psicologia clinica e psicoterapia, osteopatia, omotossicologia, medicina integrata. Attualmente esercita attività di libero professionista come medico di medicina generale omeopatica, biopsicosomatica e terapia della biorisonanza. È seguito da migliaia di pazienti che, da tutta Italia, lo raggiungono in Campania. Ha pubblicato i libri “L’uomo elettromagnetico”, e “Le vibrazioni della buona salute”, per la stessa collana “Sorsi”, “Vaccinologia innata” e “Siamo quanti di luce”, tutti a cura di Tiuna Notarbartolo.

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    Vincenzo D. Esposito
  • Manuale indirizzato a studenti di cinema e aspiranti attori. Come recita la Prefazione firmata da Maurizio De Giovanni: “Il cinema, come ogni altra forma di narrativa, mutua le emozioni dalla realtà, le inserisce, o almeno cerca di farlo, in una storia immaginaria e prova a riuscire nell’impresa di costringere il fruitore all’empatia e alla identificazione. La letteratura, dal canto suo, può giovarsi della fantasia dei lettori, splendidi direttori del casting della fotografia di sé stessi; mentre danza, musica, pittura e scultura hanno la grande giustificazione di non poter utilizzare le parole; il teatro, infine, ha solo tre pareti e due ore di tempo.

    Dal cinema invece, che può avvalersi di mezzi e orizzonti e tecnologie, ci si aspetta un risultato migliore. E questo risultato è sempre intimamente connesso all’attore. Figura che Pino Sondelli, in questa carrellata di immagini e parole e dall’alto della sua pluriennale, profonda conoscenza, scandaglia in ogni aspetto”.

    PINO SONDELLI

    È un affermato direttore della fotografia italiano, noto per il suo contributo significativo nel mondo del cinema. Nato a Napoli, ha sviluppato una passione per l’arte visiva sin da giovane età, che lo ha portato a intraprendere una carriera nel campo della cinematografia. Sondelli ha collaborato con alcuni dei più grandi registi italiani, contribuendo a creare l’estetica visiva di numerosi film di successo.

    Tra i suoi lavori più celebri, si annoverano collaborazioni con registi di fama internazionale e la partecipazione a film che hanno ottenuto riconoscimenti importanti. La sua dedizione alla perfezione tecnica e artistica ha reso Pino Sondelli una figura di riferimento per le nuove generazioni di cineasti.

    Oltre al suo lavoro sul set, Sondelli è anche impegnato nella formazione di giovani talenti, trasmettendo la sua vasta esperienza e conoscenza attraverso corsi e workshop. La sua passione per il cinema e il suo impegno nel promuovere l’arte della cinematografia continuano a influenzare e ispirare il panorama cinematografico contemporaneo.

  • SONO SIMONETTA

    Anna Copertino
    6,00

    Il libro appartiene al genere narrativa biografica e memorialistica, con una forte componente di impegno civile. Racconta la vita di Simonetta Lamberti, bambina di 11 anni uccisa dalla camorra il 29 maggio 1982 in un attentato al padre magistrato. Il testo si snoda tra memorie familiari, scritti della stessa Simonetta e testimonianze dirette, offrendo un ritratto intimo e commovente della bambina e del dolore della madre, Angela Procaccini. Il linguaggio è intimo, toccante e riflessivo, con un alternarsi tra narrativa, poesia e saggistica. L’autrice utilizza uno stile profondo e delicato, rendendo il testo accessibile a un pubblico ampio, pur affrontando tematiche dolorose e complesse. “Sono Simonetta” è un libro potente e necessario, che non solo racconta una tragica vicenda, ma diventa strumento di memoria e denuncia. Un testo che merita attenzione sia per il valore storico che per il forte impatto emotivo e civile.

    ANNA COPERTINO

    è redattore capo della testata giornalistica web RoadTv Italia. Ha curato Un giorno per la Memoria, antologia (Homo Scrivens, 2018) in ricordo di ventotto vittime innocenti di mafia, con la quale ha ricevuto diversi Premi. Per il lavoro svolto nella realizzazione e promozione del testo Maradò, Viaggio Emozionale nella Napoli di Maradona, ha ricevuto il Premio Amo Napoli 2022.

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