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Matilde Serrao

Addio, amore!


10,00

Anno di edizione: 2023

Numero di pagine: 256

Formato libro: 15 x 21 cm

Collana: pEM - vol. 2

Testo in: Italiano

Introduzione di: Ersilia Di Palo

Introduzione di:

Rilegatura: brossurato con alette

Matilde Serao fu una figura di spicco del giornalismo e della scena letteraria italiana a cavallo tra Otto e Novecento. Fondatrice e direttrice di diversi quotidiani (tra cui «II Mattino» e «II Giorno»), trovò comunque il tempo per pubblicare decine di romanzi e centinaia di racconti, i più celebri dei quali riuniti ne Il ventre di Napoli. La prima edizione di Addio amore!, pubblicato nel 1890, fu stampato per i tipi dei Giannini.

 

Una miriade di sentimenti si susseguono veloci nella lettura di questo romanzo e ognuno diviene il suo contrario nello spazio di poche pagine. La Serao mette a disposizione una trama semplice, un melodramma classico, senza colpi di scena, senza eccessivi virtuosismi narrativi e lo fa con uno stile così particolare da rendere l’atmosfera rarefatta e ironica. La storia è ambientata nella Napoli di fine Ottocento e già dalle prime pagine le descrizioni degli abiti, del mobilio, delle carrozze, è così vivido da risultare quasi reale, da far apparire davanti agli occhi i luoghi e le ambientazioni.

ISBN: 978-88-6906-281-0 Categorie: ,

Descrizione

Matilde Serao fu una figura di spicco del giornalismo e della scena letteraria italiana a cavallo tra Otto e Novecento. Fondatrice e direttrice di diversi quotidiani (tra cui «II Mattino» e «II Giorno»), trovò comunque il tempo per pubblicare decine di romanzi e centinaia di racconti, i più celebri dei quali riuniti ne Il ventre di Napoli. La prima edizione di Addio amore!, pubblicato nel 1890, fu stampato per i tipi dei Giannini.

Una miriade di sentimenti si susseguono veloci nella lettura di questo romanzo e ognuno diviene il suo contrario nello spazio di poche pagine. La Serao mette a disposizione una trama semplice, un melodramma classico, senza colpi di scena, senza eccessivi virtuosismi narrativi e lo fa con uno stile così particolare da rendere l’atmosfera rarefatta e ironica. La storia è ambientata nella Napoli di fine Ottocento e già dalle prime pagine le descrizioni degli abiti, del mobilio, delle carrozze, è così vivido da risultare quasi reale, da far apparire davanti agli occhi i luoghi e le ambientazioni.

“Un silenzio profondo regnò. Egli stava col capo abbassato, pensando, aspettando che ella parlasse: ella guardava il cielo, quasi che in esso volesse leggere il motto del suo destino. Ma nel suo cuore e nella sua mente, ma dalle sfere spirituali e dal divino paesaggio, intorno, ella non udiva altro che un motto solo”…
«Ma perchè… chi vi ha vinto?…». «Perchè voi mi avete detto che non vi è altro mezzo di salvarvi; …, perchè io stesso sento che debbo salvarvi così»”.

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