Descrizione

Questa pubblicazione cerca, dalle varie angolazioni, di farci conoscere nel modo più esauriente Castel Sant’Elmo. Angela Tecce, storica dell’arte e già direttrice del Castello,  traccia la storia della nuova vita del castello, come contenitore di grandi mostre ed eventi culturali. Katia Fiorentino, funzionario del Polo Museale di Napoli, ne fa la storia attraverso l’iconografia. Gennaro Maria Monti ci illustra i lineamenti geologici del territorio, lineamenti che molto hanno condizionato la realizzazione della fortificazione. La storia della fortezza, dalla fabbrica aragonese, alla ricostruzione voluta da don Pedro da Toledo fino al XIX secolo è affidata a Maria Raffaella Pessolano. Luigi Maglio, partendo dalla figura di Pedro Luis Escrivà, ci illustra le peculiarità militari del castello, la redazione, da parte dell’Escrivà dell’Apologia, in difesa della sua realizzazione, ed  infine l’influenza della forma del forte realizzato a Napoli sulla produzione degli ingegneri militari contemporanei. Teresa Colletta illustra un progetto, mai realizzato di Francesco della Ratti, di adeguamento alle esigenze militari nella prima metà del ‘600. Bruce Gruet, ci dà una originale lettura parasismica, partendo dagli studi cinquecenteschi del medico Piero Giacomo da Toledo, in cui è citato Sant’Elmo.Infine un intervento di Paola Fiore, sul restauro conservativo dello stemma di Carlo V. Mi sembra che la lettura di questo quaderno, vario e ben articolato, nonostante la sua voluta brevità, ci faccia conoscere  questo monumento in modo più completo, così da poterne apprezzare le straordinarie peculiarità