Descrizione

L’indagine mostra un’attenzione viva dell’autore per la Storia dell’Urbanistica nelle antiche città e province meridionali durante l’età borbonica. Essa raccoglie un ricco patrimonio documentario su vicende, evoluzioni e trasformazioni di “Cittadelle militari” e su altri significativi luoghi e insediamenti fortificati preesistenti, messi in luce nell’arco cronologico tra il 1734 e il 1861.
L’organizzazione del libro risulta divisa in cinque nuclei tematici, strutturati in modo da isolare concetti chiave sullo ”sterminato confine costiero” e sui territori interni del Mezzogiorno. Tutto è supportato dallo studio di numerose aree portuali, piazzeforti, rocche e forti, i cui approfondimenti evidenziano le linee portanti del programma di difesa dei due regni – di Napoli e di Sicilia – in materia di organizzazione, pianificazione e tecnica militare.
Notevole l’interesse riservato alle ricerche d’archivio, ai progetti di ampliamento e agli interventi di ammodernamento di varie strutture, spesso protagoniste nei grandi scenari di guerra del sud d’Italia. L’analisi diretta della cartografia storica e la raccolta organizzata e sistematica di tavole topografiche, consente di interpretare le peculiarità di molti ambienti e sistemi fortificati che in seguito saranno radicalmente modificati o addirittura cancellati.
Un discorso a parte caratterizza la portata delle Appendici, concettualmente connesse al disegno generale dell’opera, ma differenti nei contenuti. Qui gli scritti consentono di costruire un quadro sufficientemente esaustivo delle personalità di Luigi Bardet di Villanova, Vincenzo d’Escamard e Gennaro Gonzales, ingegneri militari e ufficiali del Real corpo del Genio borbonico. Dalla conoscenza delle loro qualificate attività progettuali affiorano importanti testimonianze sulle vicende sto-rico-culturali del tempo, nonché stimolanti indicazioni sulle nuove esigenze per la militarizzazione del territorio. Salvatore Costanzo, ex Ufficiale dell’Esercito, è Architetto, Storico dell’arte ed esperto in Urbanistica. Attraverso la ricerca continua su interventi a scala urbana e territoriale, promuove numerosi studi edilizi sviluppando collaborazioni con enti e professionisti italiani. La sua attività è incentrata nell’arco di oltre trent’anni su più fronti: dai processi partecipati inerenti la pianificazione urbanistica, alle tematiche che riguardano la sostenibilità ambientale.
Nelle sue prime esperienze progettuali ed editoriali (1983-89) si è occupato di temi di grande significato sociale come il recupero degli spazi di cava della fascia del monte Tifata, sul confine nord della pianura Campana in provincia di Caserta. Ha fatto parte dello staff di professionisti per la redazione della Variante al Piano Regolatore Territoriale della zona ASI di Caserta e, successivamente, della Commissione di Collaudo per l’impianto eolico della Comunità Montana della Penisola Sorrentina in Bisaccia (Avellino). Nel 1996 ha partecipato al progetto della Regione Campania sulle potenzialità culturali della Piana Casertana ai fini della valorizzazione integrata del suo patrimonio culturale. Ha poi condotto studi di fattibilità nel settore della pianificazione e dell’urbanistica con l’équipe di tecnici della società FEM Engireering: in quest’ultimo ambito, le sue esperienze mature hanno privilegiato le infrastrutture del territorio Domiziano e la rimodellazione paesaggistica della costa settentrionale della Campania. Recentemente ha esteso i suoi interessi al recupero di insediamenti fortificati medievali nell’antica provincia di Terra di Lavoro e al tema sociale delle Piazze (2011-13), punti nodali dell’odierno dibattito culturale sulle problematiche della valorizzazione dei centri storici.