Descrizione
L’Autore propone in questo lavoro un focus sulla funzione della fiducia nelle relazioni sociali tra XX e XXI secolo concentrando l’attenzione sulle dinamiche della comunicazione nell’epoca della diffusione della realtà virtuale e della differenziazione tra relazioni fisiche di primo livello e interazioni immateriali di secondo livello nel web e su modalità del potere nelle postdemocrazie populiste prive dei tradizionali princìpi normativi di sovranità verso forme di anomia giuridica. Con questo lavoro l’Autore prosegue la sua approfondita ricerca cominciata con un’originale analisi diacronica sulla funzione della risorsa universale della fiducia nel regolare l’incertezza insita nei legami sociali, dal mondo antico greco con Platone ed Aristotele e romano con Cicerone, ad alcune filosofie della prima modernità, alla psicoanalisi tra Ottocento e Novecento, per giungere ad un’attenta analisi dei paradigmi dei teorici della prima fondazione sociologica ed alle tesi degli epigoni del XX secolo, confluita nell’apprezzata “Sociologia della fiducia. Il legame del giuramento sociale” (ESI, 2009). In questo nuovo tassello orientato a formulare una teoria della fiducia sociale vengono presi in considerazione «i “possibili” contemporanei presi tra una modernità che ha valicato i confininormativi, relazionali, soggettivi e simbolici al motto di “tutto è possibile” nell’illimitatezza di ogni limite ed una postmodernità che ha provato a ridefinire quei confini istituzionali, normativi, corporei, in un “impossibile nulla”, poiché possibili tutti… La nuova scena sociale, che modifica le forme del materiale in favore di una diffusione di immateriale e virtuale, induce ad interrogarsi oggi su quanto e come le forme relazionali necessitino ancor più di immissione di fiducia dinanzi alla smaterializzazione, frammentazione, sovrapposizione della realtà e delle sue relazioni» (Intr.).
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