Descrizione

I briganti italiani è un felice esempio di letteratura di “ricostruzione”, egualmente nutrita da un fondo storico e da una sincera capacità inventiva. Mario Monti raccoglie gli episodi culminanti che riguardano quattro briganti dell’Italia del sud, dietro i quali si intravede una realtà civile che è storia viva della nostra condizione nazionale. Si va dal tempo napoleonico di Fra Diavolo, agli anni che immediatamente seguono l’Unità, con Crocco, nostalgico dei Borbone per convenienza.
Protagonisti e briganti minori, gente delle città e delle contrade meridionali, sono ritratti con toni vivaci e nobili, talora realisticamente come in un libro di memorie e talora in maniera pittoresca come nelle stampe popolari, sempre con immediatezza che sa toccare il lettore e stabilire ritratti convincenti.
Scontri e grassazioni, inseguimenti, beffe, fughe, passioni, vendette, amori sono raccontati con garbo, ravvivati dai particolari dell’informazione e soprattutto dall’immaginazione dello scrittore. «Guai ai prepotenti, se l’uomo conoscesse la forza che sta nelle sue mani… Quando nella mia provincia al grido di Viva Vittorio, viva Garibaldi, viva l’Unità e la Fratellanza! il popolo era in grande gioia e in grandi feste, chi avrebbe detto che, dopo pochi mesi, questo popolo festevole dovesse trucidarsi a vicenda, e perché? Bastarono una sola parola e la turpitudine di pochi uomini che si facevano chiamare signori, erano signori, sono signori e saranno sempre signori, perché i governi sono sempre ciechi e fucilano le lucertole, mentre si allevano in seno i serpenti velenosi e sterminano le piccole serpentucole come me…»
Costoro non furono semplici ladroni o assassini, ma impersonarono spesso una opposizione, cieca o cosciente, alle prepotenze e alle ingiustizie subìte dai loro compatrioti più poveri; e oggi possono apparirci quasi i precursori di quegli agitatori e di quei ribelli che, con gli anni, avrebbero costituito una resistenza organizzata e riconosciuta per la difesa degli interessi sociali.

Prima edizione Milano, Longanesi & C., 1959