Descrizione

L’impresa di aprire il pensiero epistemologico di Gaston Bachelard (1884-1962) ad una dimensione “storicistica” sembra a prima vista un controsenso gnoseologico, prima ancora che storiografico. Il libro non vuole in effetti arrivare a tanto, ma solo mostrare che esistono, attraverso le innegabili consonanze e affinità con i concetti tipicamente hegeliani di ‘opposizione’ e di ‘negatività’, sufficienti motivi per cominciare a battere questa via di ricerca. La nozione di temporalità, così come si matura nella fase iniziale e centrale del pensiero del filosofo francese, è, da questo punto di vista, stimolante e gravida di conseguenze: un tempo atemporale, una serie irregolare, una cadenza aritmica è, forse, un’immagine assai adeguata ai tempi che stiamo oggi vivendo, e, in virtù di ciò, offre la possibilità di pensare e ripensare il senso della storia dopo la “Fine della Storia”.

Riccardo De Biase (1964) svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di filosofia “A. Aliotta” dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Ha al suo attivo, oltre a numerosi saggi e interventi su Lutero, Descartes e Heidegger, le seguenti monografie: Obbedienza e libertà in Martin Lutero (Napoli, 1997); L’interpretazione heideggeriana di Descartes (Napoli, 2005); La destinazione etica della storia della filosofia in Ernst Cassirer (Napoli, 2007). Presso i nostri tipi, ha già pubblicato L’agostinismo di Martin Lutero tra peccato e predestinazione (2006).