Descrizione

Gli appunti, qui editati, non hanno il fine di rivisitare, in termini innovativi, un periodo irripetibile della storia politica e istituzionale del nostro Paese, da altri arato con più consona e sedimentata formazione e vocazione culturale. Si propongono solo di segnalare, alla riflessione dei più giovani,  un sintetico indice tematico da approfondire, in più ampie fonti, onde conoscere ed interiorizzare una vicenda storica, politica ed istituzionale in cui trovano origine i tratti fondativi dell’Italia repubblicana, libera e democratica. La pubblicazione si articola in quattro parti. La prima ricostruisce gli snodi essenziali del travagliato percorso “dalla dittatura fascista alle libertà democratiche”. La seconda, terza e quarta sono dedicate al voto per l’Assemblea Costituente nella circoscrizioni Benevento-Campobasso; Napoli-Caserta; Salerno-Avellino  con  cenni biografici degli eletti della democrazia cristiana e dei contributi offerti alla stesura della Carta costituzionale. La quinta ricomprende una sintetica appendice contenente materiale documentario (integrato da note biografiche) relativo ai soggetti – spesso non conosciuti dai più giovani – chiamati a guidare gli organi costituzionali dal gennaio 1948 alla XVIII (quella in corso) legislatura repubblicana. Gli appunti devono molto, nella stesura, alle fonti bibliografiche ed ai testi normativi consultati, puntualmente citati e richiamati nell’apparto delle note, onde offrirne al lettore l’immediata reperibilità per eventuali approfondimenti.  

Tammaro Chiacchio, avvocato amministrativista. Laureato in Scienze Politiche. Abilitato alla docenza di discipline giuridiche ed economiche. Ha insegnato diritto pubblico, diritto amministrativo e scienza dell’amministrazione nell’Università degli Studi del Sannio. Diritto amministrativo nell’Università Parthenope di Napoli. Autore di numerose pubblicazioni in materia di riforme istituzionali, di decentramento amministrativo, di rapporti tra autonomie locali ed autonomie funzionale. Esponente (non pentito) di livello nazionale della democrazia cristiana, è stato delegato provinciale del Movimento Giovanile della D.C. di Napoli per due mandati consecutivi (1974-1978). Leader e coordinatore nazionale dei giovani dorotei. Promuoveva, durante il Congresso di Palermo (1974) del Movimento giovanile della D.C., la formazione della lista tra dorotei, tavianei, morotei e colombiani, che, per la prima volta nella storia della D.C. (dopo la reggenza di Giulio Andreotti nella prima metà degli anni quaranta), sottraeva la delegazione nazionale del movimento giovanile alla sinistra del partito, all’epoca guidata dal valoroso Gianfranco Astori, competitore di grande lealtà e profonda cultura. Componente, su nomina di Amintore Fanfani della pentarchia del Movimento Giovanile Nazionale della D.C. Consigliere Nazionale del Partito. Nel 1977, rifondava, con Marco Follini, la storica rivista dei giovani democratici cristiani “Per l’Azione”. Nel 1975, candidato (il più giovane d’Italia) dalla democrazia cristiana alla coeva tornata elettorale per le elezioni provinciali. Conseguiva uno storico successo elettorale, che portava il collegio elettorale assegnatogli (Casandrino-Arzano-Grumo Nevano, Sant’Antimo) dalla quarantacinquesima alla dodicesima posizione. Componente, negli anni ottanta, del Comitato Regionale di controllo della Regione Campania. Dismetteva l’impegno politico, non gli ideali che lo animavano, nella prima metà del 1980. Non propugna il ritorno al partito dei cattolici, ma il recupero dei valori del cattolicesimo democratico, patrimonio, spesso, dequotato o strumentalmente, oggi, richiamato, ma non testimoniato.