Descrizione

«Il romanzo ha un’“esistenza” intersoggettiva, così come il dramma nel suo determinato statuto figurale e nella sua determinata connessione figurale». In un percorso che, tra il 1918 ed il 1924, attraversa le ragioni dell’individuo e delle sue figure, della comunità e del suo interno contrasto, degli oggetti culturali e della loro stoffa storica, Husserl consegna ai suoi appunti l’abbozzo di una teoria della fantasia. La raccolta di manoscritti – presentata qui per la prima volta al lettore italiano – consente di entrare in un laboratorio concettuale la cui inaudita ricchezza non cede mai alla tentazione dell’oscurità. Ne deriva il profilo di un instancabile filosofo al lavoro sulle forme dell’umano e sulle sue impensabili deformazioni, che continua ad interrogare un’epoca in cui l’immagine sembra aver disperso il peso della propria figura.