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  • Da qualche parte tra Posillipo e l’eternità non è un’autobiografia né un saggio. È una piccola giostra di episodi, personaggi, pensieri e guizzi, tra ironia e tenerezza, tra Posillipo e i decumani, tribunali e salotti, calcoli e intuizioni sentimentali. Un viaggio partenopeo e universale insieme, che attraversa la vita di un uomo che ha vissuto senza freni a mano tirati: tra cattedre, carte bollate, sopralluoghi, sogni, amicizie vere, vicoli pieni di umanità, tufi assolati, notti insonni e risate da bar. Si passa dalla valutazione di un fabbricato al profumo delle zagare, da una fondazione finanziaria a una trattoria colorata, da un’aula universitaria alla “scalinatella” illuminata di luna. Ma soprattutto, si passa dentro la consapevolezza gentile che la felicità si nasconde nelle distrazioni buone e nei sorrisi condivisi. Un libro da leggere come si ascolta un amico sincero e profondo. Uno che ha vissuto e che ha ancora voglia di raccontare. Con un caffè, un limone in mano e il mare negli occhi.

    Vincenzo Del Giudice, classe 1963, ingegnere e professore universitario, ha all’attivo numerose pubblicazioni scientifiche e professionali. In questo libro, però, mette da parte le formule per raccontare (e raccontarsi) con la leggerezza di chi ha preso la vita sul serio… ma non troppo. Sessant’anni e più vissuti tra rigore e cuore, tra numeri e relazioni, tra l’arte del mestiere e l’arte di vivere.

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    Vincenzo Del Giudice
  • Nonostante le parole

    Lisa Muto
    15,00

    Il saggio NONOSTANTE LE PAROLE esplora il ruolo trasformativo del linguaggio inclusivo nel migliorare la salute mentale, la rappresentazione sociale e il benessere delle persone appartenenti a minoranze di genere. Partendo da un’analisi teorica fondata sulle riflessioni di Sapir-Whorf, Alma Sabatini, Judith Butler e Miranda Fricker, il testo dimostra come il linguaggio sia un potente strumento di inclusione (o esclusione), in grado di influenzare identità, relazioni sociali e condizioni psicofisiche. Attraverso dati scientifici, contributi di associazioni specializzate (come APA, WPATH), e testimonianze dirette, l’autrice/l’autore mette in luce il legame tra linguaggio non inclusivo, invisibilità sociale e minority stress, con particolare attenzione ai contesti aziendali, educativi e sanitari. Il concetto di linguaggio dinamico viene proposto come alternativa evolutiva ed empatica al linguaggio ufficiale, capace di rappresentare con precisione e rispetto tutte le identità.

    Lisa Muto è psicologa, giornalista pubblicista e formatrice, specializzata in supporto psicologico per la comunità LGBTQIA+ e in pratiche di mindfulness. Collabora come consulente per l’applicazione delle politiche DE&I nelle aziende e per la certificazione “Parità di genere”. È trainer in stress reduction, coach, ed esperta di organizzazione aziendale e benessere nei luoghi di lavoro. Scrive e interviene su temi di diversità, inclusione e salute mentale.

  • FREMDSCHÄMEN

    Anna Elisabetta Graziano
    10,00

    In questo saggio provocatorio e profondamente umano, si indaga il delicato equilibrio tra giustizia e potere, tra colpa collettiva e responsabilità individuale. Senza alcuna intenzione di assolvere i crimini del Nazismo, l’autrice solleva un interrogativo scomodo ma necessario: può una giustizia esercitata solo dai vincitori definirsi davvero imparziale? Attraverso la lente del dopoguerra e dei processi di Norimberga, il testo invita a riflettere su un termine tedesco intraducibile – Fremdschämen – che esprime la vergogna provata per le azioni altrui, e che ben descrive lo smarrimento morale di un’intera nazione dopo l’orrore. Ma lo sguardo si allarga: chi giudica i crimini di chi ha vinto? E cosa ci insegna davvero la storia delle guerre, se non che troppo spesso esse nascono non per ideali, ma per sete di potere e interessi economici? Un richiamo lucido e appassionato alla responsabilità politica e alla necessità di un’etica condivisa tra i popoli, affinché la pace non resti un’utopia e la democrazia non si riduca a una parola vuota.

    Anna Elisabetta Graziano è nata a Napoli il 4 settembre 2006 e attualmente frequenta il quinto anno del liceo classico. Durante il percorso scolastico ha sviluppato una forte passione per la filosofia e la storia, che continuano a suscitare in lei profonda curiosità. Fin da piccola ha mostrato grande interesse per la lettura, la scrittura, il disegno e la fotografia. Questo saggio rappresenta il suo esordio editoriale, frutto di un lavoro di riflessione coraggioso, critico e maturo.

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    Anna Elisabetta Graziano
  • QUANDO IL TEMPO È CATTIVO

    Maria Rosaria Di Stefano
    12,00

    Questo breve romanzo ripercorre le vicende di una coppia di innamorati che sfidano le convenzioni del piccolo centro in cui si trovano a vivere. Per una serie di motivi che il lettore scoprirà leggendo, la bambina frutto dell’amore contrastato verrà allontanata dalla famiglia di origine con enorme dolore per i protagonisti della vicenda. La storia parla di famiglia, amore, odio, litigi, equivoci ed incomprensioni. È la vicenda di una delle tante famiglie di oggi, di ieri e di domani, che percorre una cronologia ben definita che inizia e finisce con una nascita. Vi si svelano dinamiche di potere ma anche di amore sullo sfondo di un’isola che specialmente nell’epoca in cui è ambientato il romanzo, era particolarmente pittoresca. Il romanzo si snoda infatti sullo sfondo di una Procida consueta, gretta e piccolissima che consentirà, nonostante tutto, all’io narrante di costruire una propria vita completa, appagante e felice. Il linguaggio è intimo e diretto, con una forte carica emotiva. L’autrice utilizza uno stile lineare e riflessivo, alternando descrizioni dettagliate a momenti di introspezione. Il tono è sentito e autentico, e coinvolge il lettore nel viaggio attraverso le dinamiche di questo piccolo centro, tanto più universale tanto più appare personale e provinciale.

    MARIA ROSARIA DI STEFANO nasce a Procida nel 1955, figlia di un professore e di una casalinga. Porta avanti gli studi umanistici e si laurea a pieni voti presso l’Università ‘Suor Orsola Benincasa’ di Napoli. In seguito persegue gli studi e le abilitazioni che le consentono, dopo un anno di prova nella città di Padova, di diventare docente negli istituti superiori. Oggi vive tra Roma e Procida. “Quando il tempo è cattivo” è la sua opera prima.
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    Maria Rosaria Di Stefano
  • Relazione Introduttiva: Rosa Anna Genovese

    Saluti Istituzionali: Marella Santangelo, Maurizio Di Stefano, Grazia Tucci, Ambra Giglio.

    Saggi di: Cristiana Achille, Andrea Cabrucci, Massimiliano Campi, Erminio Paolo Canevese, Antonio De Simone, Francesco Di Stefano, Francesco Fasssi, Lidia Fiorini, Rosa Anna Genovese, Luigi Fusco Girard, Federica Maietti, Eva Savina Malinverni, Luca Rossato, Grazia Tucci.

    Il Comitato Scientifico Italiano ICOMOS ‘ Documentazione del Patrimonio culturale’ (omologo di quello Internazionale ‘Heritage Documentation -CIPA’), fondato nel 2011, prosegue il suo percorso di crescita nel solco tracciato da Roberto Di Stefano attraverso il costante e proficuo confronto multidisciplinare tra importanti esperti, professionisti e giovani ricercatori, come testimoniano gli avanzamenti culturali ed i rilevanti contributi scientifici pubblicati in questo volume.

    Il tema dell’evento, svoltosi a Napoli, il 5 aprile 2025, nella Sala Vasari del Complesso monumentale di Sant’Anna dei Lombardi è stato: ‘Documentazione digitale e contributi multidisciplinari per la conservazione ed il restauro del Patrimonio culturale verso uno sviluppo umano’.

    Il Convegno ha avuto come obiettivo quello di sviluppare, attraverso il confronto multi ed interdisciplinare, azioni per la conservazione, il restauro, la tutela e la valorizzazione del Patrimonio culturale, favorendo l’equilibrata transizione, digitale ed ecologica, e promuovendo opere per lo sviluppo, sociale ed umano, a beneficio della Comunità e delle attuali e future generazioni.

    L’evento è stato promosso con i Patrocini : del Comitato Italiano ICOMOS (International Council on Monuments and Sites); del Dipartimento di Architettura (DiARC) dell’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’; dell’Università degli Studi di Firenze (DICEA); dell’Università Politecnica delle Marche (DICEA); dell’Università degli Studi di Ferrara (Dipartimento di Architettura); della Società MicroGeo;  della Società Virtualgeo s.r.l.; del Complesso monumentale di Sant’Anna dei Lombardi in Napoli.

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    Rosa Anna Genovese

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