-
365 giorni da ricordare tra celebrazioni e commemorazioni. A un passo da voi racconta ai bambini la favola della vita. Attraverso le giornate speciali li accompagna lungo un percorso che li porterà ad affacciarsi sul mondo degli adulti. Nasce da un’autrice che è anche educatrice e giornalista, e che nella sua scuola raccontafavole su temi scottanti come la violenza sulle donne o la giornata della memoria. O temi che abbracciano il mondo del sociale: la giornata dei diritti dei bambini o della gentilezza. O che puntano ad esaltare la diversità: i calzini spaiati. E ancora che guardano da altre prospettive le “feste” dedicate ai nonni, ai papà, alle mamme. La giornata della festa dell’albero che coincide con quella della Tv. Le tre giornate della merla. La giornata dello studente. Tutte animate da personaggi che parlano il linguaggio dei bambini, ma che al tempo stesso lo riempiono di colori, di sfumature, di arcobaleni, di albe e di tramonti. A un passo da voi è luce che illumina il buio, è speranza che s’insinua nella delusione. È il sunto della nostra società raccontata ai bambini, tra quello che siamo stati, quello che siamo e quello che vorremmo essere. È il sogno di un bambino e dell’adulto che sarà. A un passo da voi è il sogno di un adulto che non ha mai dimenticato di essere bambino. SONIA LIBICO Giornalista, esperta di comunicazione, scrittrice, insegnante e coordinatrice della scuola dell’infanzia paritaria “Biricchinopoli” di Catanzaro, asilo nido autorizzato e scuola materna paritaria. Biricchinopoli è un modello innovativo applicato, il primo asilo bilingue (italiano e inglese) nel capoluogo di regione. In questo ambiente l’autrice ha utilizzato le favole come strumento pedagogico per trattare con i piccoli argomenti da adulti, con l’obiettivo primario di creare coscienze civiche fin dalla tenera età.
-
Matilde Serao fu una figura di spicco del giornalismo e della scena letteraria italiana a cavallo tra Otto e Novecento. Fondatrice e direttrice di diversi quotidiani (tra cui «II Mattino» e «II Giorno»), trovò comunque il tempo per pubblicare decine di romanzi e centinaia di racconti, i più celebri dei quali riuniti ne Il ventre di Napoli. La prima edizione di Addio amore!, pubblicato nel 1890, fu stampato per i tipi dei Giannini. Una miriade di sentimenti si susseguono veloci nella lettura di questo romanzo e ognuno diviene il suo contrario nello spazio di poche pagine. La Serao mette a disposizione una trama semplice, un melodramma classico, senza colpi di scena, senza eccessivi virtuosismi narrativi e lo fa con uno stile così particolare da rendere l’atmosfera rarefatta e ironica. La storia è ambientata nella Napoli di fine Ottocento e già dalle prime pagine le descrizioni degli abiti, del mobilio, delle carrozze, è così vivido da risultare quasi reale, da far apparire davanti agli occhi i luoghi e le ambientazioni.
-
“Era molto più moderno, molto più contemporaneo di me. Voleva dichiaratamente una condivisione rispettosa reciproca, un affetto, un amore non sciorinati tra noi due o esibiti in pubblico, dimostrativi. Avevamo la nostra privacy emotiva, empatica, non comprensibile agli altri se non erano osservatori della nostra stessa risma”.
Stella Cervasio, laureata sulla lingua latina di Apuleio, ha lavorato per “Repubblica” a Milano, Roma e Napoli. Critico d’arte, è stata la prima Garante dei Diritti animali del centro-sud Italia ed è autrice di libri dove spesso narrativa e saggistica si intrecciano.
-
Napoli è una città che va sfogliata come un libro di pietra, da schiudere e da leggere con occhi sempre nuovi, ogni giorno, perché ogni giorno si possono scoprire angoli che la città custodisce come segreti in uno scrigno di tufo e salsedine. Napoli, nonostante la maschera di metropoli sfacciata sempre sul palcoscenico della vita, è una città che si nasconde e che protegge la sua vera natura. Pietro Treccagnoli, con le sue passeggiate, vi accompagna dove Napoli non è più un luogo comune e dove è meraviglioso smarrirsi.
Pietro Treccagnoli, giornalista, ha lavorato per circa quarant’anni a “Il Mattino” di Napoli, prima di andare in pensione. Attualmente collabora con il “Corriere del Mezzogiorno”. Ha pubblicato una dozzina di libri, quasi tutti su Napoli dove vive. Ama camminare per le strade della sua città.
-
Questo libro non è per tutti. È per quelli che nel tormento del dubbio sentono la libertà come passione. E catene arrugginite sono quei presunti valori che in una società massificata vengono imposti ai suoi membri, ignari o consapevoli, e da questi accettati come fuga da responsabili scelte e rinunzia ad esercitare ogni spirito critico. È questo il filo rosso che unisce queste pagine, per offrire uno spazio di libertà a tutti quelli che l’ossessiva propaganda dei media obbliga ad avere e manifestare pensieri e sentimenti comuni alla massa. Sono dunque pagine di costume, i costumi correnti fra gli italiani, ma senza aspirazioni a diagnosi sociologiche. Temi come ambiente, meritocrazia, linguaggio, libertà, menzogna, apparirebbero di per sé troppo vasti se non fossero illustrati come personali punti di vista dell’autore. Pervase dunque di ironia e svagatezza, pur nel frequente richiamo a classici del pensiero e della poesia, esse intendono fornire al lettore altrettante occasioni di autonoma riflessione, al di là di ogni eventuale condivisione. GERARDO RUGGIERO Studioso della cultura del Mezzogiorno, e in particolare di Gaetano Filangieri, da tempo è impegnato nell’indagare le radici di comportamenti e fenomeni che tuttora caratterizzano società e istituzioni di questa parte d’Italia e non solo.
-
Don Angelo gli ripeteva sempre le parole di Don Lorenzo Milani, “A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca?”. “Cara Mara, ora basta. Torniamo al lavoro. Le nostre mani devono occuparsi dei ragazzi”. “Certo Marco, allatto Jenny, che già sta protestando e sono di nuovo con te”.
Giuseppe Storti, giurista di professione, giornalista e scrittore per passione. Esperto in Comunicazione Politico-Istituzionale. Ha collaborato per decenni con «il Mattino» di Napoli. È stato direttore di numerosi giornali e portali. Ha pubblicato vari racconti e romanzi con diversi editori. Membro della 3C, Coordinamento Comunicatori per la cultura.
-
Marianna Farnararo De Fusco è la cofondatrice del Santuario di Pompei. A cento anni dalla sua morte, il pronipote Lino, ne ripercorre le vicende anche attraverso i ricordi di famiglia. La vita di quella che è stata una gigante della Chiesa è scandita da tutta una serie di iniziative caritatevoli, sempre al fianco di Caterina Volpicelli (poi divenuta Santa) e di Bartolo Longo, suo mentore e marito, oggi Beato.
LINO ZACCARIA , calabrese di nascita, napoletano d’adozione, giornalista professionista dal 1973, ha lavorato per oltre quarant’anni al “Mattino” di Napoli, da redattore capo. È stato poi vicedirettore di “La Discussione” e collabora ora con varie testate on-line. Esperto in diritto dell’informazione e della comunicazione, è stato consigliere nazionale dell’Ordine e presidente della Commissione Ricorsi, consigliere di amministrazione dell’Istituto di previdenza dei giornalisti (Inpgi). Ha pubblicato numerosi saggi e libri d’inchiesta, storica e contemporanea.
-
Si dice colazione da re, pranzo da principi e cena da poveri: avete mai pensato quanto è importante educare i bambini anche ad una alimentazione sana?
Silvana Di Martino, biologa nutrizionista, giornalista e docente. Collabora con diverse testate radiofoniche e televisive. Fa parte di 3C, Coordinamento dei Comunicatori della Cultura.
-
U na raccolta di quattro racconti che delineano altrettante vicende umane di sopravvivenza e riscatto: Giovanni, Lulù, Federico, Vincenzo a diverso titolo, vivono in Comunità. La Comunità è lo sfondo familiare e accogliente sul quale si animano queste storie semplici, accorate, in evoluzione, che coinvolgono e commuovono il lettore.
Antonio Trillicoso (Napoli, 1963), è insegnante, giornalista e scrittore. Corrispondente per diversi giornali (Il Mattino, Cronache di Caserta), televisioni e radio. Tra le ultime pubblicazioni: Io Casalese - Un giovane di Casal di Principe racconta la terra dei clan; Gesù dietro le sbarre; Comunque nascono i fiori. Fa parte di 3C, Coordinamento dei Comunicatori della Cultura.
-
Dall’altro lato del fiume è la storia di due giovani immersi in quella inquietudine che, intorno agli anni ’60-’70, trasformò il mondo sulla spinta di sogni, desideri, illusioni e utopie. Loro appartenevano a una generazione tormentata da domande esistenziali, spesso affidandosi a una forza ribelle e a volte rivoluzionaria. Seguendo il sentiero di una scuola esoterica, Rio Abierto, nata in Argentina, che aveva come obiettivo lo sviluppo armonico dell’essere umano, riuscirono a trovare le risposte che cercavano in quel momento. Il libro racconta la sua origine a Napoli, l’evoluzione avvenuta in Italia e all’estero, e quanto questa sia riuscita a cambiare la loro e la vita di tante persone, desiderose di una maggiore autenticità. LUCIO ANGRISANI Lucio Angrisani nasce a Cassino (FR) nel 1948 e, dall’età di 13 anni, vive a Napoli. Si laurea nel 1977 in Medicina e, nel 1980, si specializza in Odontoiatria e Protesi Dentale, esercitando a tutt’oggi la professione di medico dentista. Da molto giovane coltiva la passione per la musica e la chitarra, mantenendo vivo, negli anni, questo legame artistico. Sensibile all’invisibile e mosso dal desiderio di autoconoscenza, continua la sua ricerca in maniera creativa nella professione, nella famiglia e negli affetti.
-
FLORIANA MAZZUCA, architetto, ha lavorato in RAI come programmista-regista, realizzando programmi sulla storia del movimento operaio e sul movimento delle donne, sull’urbanistica e sull’architettura, con una particolare attenzione alle utopie urbane e al futuro delle città.
Ha realizzato numerose inchieste televisive per la Prima e per la Terza Rete RAI. Tra quelle realizzate, negli anni ’80 e ’90, per la Terza Rete RAI: I teatri naturali, sui musei scientifici napoletani, e Luigi Cosenza: un razionalista mediterraneo, in collaborazione con l’arch. Clara Fiorillo; La città e il progetto, sulle vicende urbanistiche della città di Napoli; Il mare e la fornace, sulla storia di Bagnoli e dello stabilimento siderurgico Italsider; La città immaginaria; All’ombra del Vesuvio. Napoli nella veduta europea dal ’400 all ’800; Fuori dall’ombra, nuove tendenze delle arti a Napoli dal ’45 al ’65. Tra quelle realizzate, negli stessi anni, per la Prima Rete RAI, vanno ricordate: per il ciclo televisivo Viaggio in Italia, il programma Il cantiere degli immortali, sul passato, il presente e il futuro dei “Sassi di Matera”; Come l’Europa scoprì il Sud; Progetto Columbus, isole nello spazio, dove ha indagato quanto la ricerca nel settore spaziale stava prefigurando: il modulo spaziale Columbus, ancora oggi, abitato dagli astronauti, ruota sulle nostre teste. Dal 1974 ha svolto intensa attività giornalistica su quotidiani e riviste specializzate. Ha pubblicato, inoltre, saggi critici, tra cui Tra avanguardia e telefoni bianchi: città, architettura e architetti nel cinema italiano del ventennio (ArQ 12 - Architettura Italiana 1920-1939, Electa Napoli, 1994) e i volumi Pianificazione commerciale e assetto del territorio (Quaderni dell’Istituto di metodologia architettonica, Università Federico II di Napoli, 1976) e Il mare e la fornace (ediesse, 1983), che faceva seguito all’omonimo programma televisivo. Negli ultimi anni si è interessata, in particolare, al rapporto tra cinema e architettura.
-
Perché, come dice l’aspirante scrittore Paul Varjak alla sognatrice Holly Golightly: “non importa dove tu corra, finirai sempre per imbatterti in te stessa”.
E se riusciamo anche a ritrovare Gatto, il lieto fine è assicurato.
Roberto Ormanni, giornalista, cronista giudiziario, è autore di manuali sul cinema d’animazione e su Napoli nel cinema, e co-autore delle sceneggiature della serie animata “Ulisse” prodotta da Rai Cartoon. Fa parte di 3C, Coordinamento dei Comunicatori della Cultura.
-
Gioconda Marinelli traccia un ritratto vivace, approfondito e appassionato della vita e dell’opera di una delle grandi scrittrici del Novecento. Fabrizia Ramondino (1936-2008) nata a Napoli, trascorse parte della sua infanzia in Spagna e viaggiò spesso in ogni luogo, esperienza che ha avuto un peso nella sua formazione culturale. Il suo primo romanzo, “Althénopis” (1981), la consacrò come voce originale della letteratura italiana. Tra le sue opere più importanti si ricordano “Un giorno e mezzo” (1988) e “L’isola riflessa” (1998). Ramondino fu anche attivista politica, impegnata nelle lotte per i diritti civili. La sua scrittura affronta temi come la memoria, il disagio mentale, l’identità e le dinamiche familiari, con un forte ancoraggio alla realtà sociale del Mezzogiorno italiano. GIOCONDA MARINELLI Gioconda Marinelli è nata ad Agnone nel Molise, vive e lavora a Napoli. Naturalista e biologa, scrittrice e giornalista. Ha scritto libri di poesie introdotti da Maria Luisa Spaziani e Dacia Maraini. Ha pubblicato biografie di artisti tra cui quelle di Luisa Conte, Tina Pica, Katia Ricciarelli; Mirna Doris e Mario Lanza (con Pietro Gargano); Miranda Martino, Sandra Milo e Anna Campori (con Angela Matassa); saggi su Michele Prisco, Maria Orsini Natale, Sibilla Aleramo e Dacia Maraini.
-
Ogni storia ha un po’ della leggenda, come ogni leggenda ha della storia: la distinzione tra le due è solo di quantità. Il libro di Giuseppe Errico esplora la figura del Munaciello, un folletto napoletano, attraverso un’analisi interdisciplinare che combina psicologia, antropologia, simbolismo, storiografia e studi culturali e letterari. L’autore indaga le tradizioni popolari legate al Munaciello, illustrando la sua natura ambigua, che presenta caratteristiche sia umane che sovrannaturali. Partendo da Napoli, Errico mostra il legame tra il folletto e la città, includendo una mappa dei vicoli in cui si nasconde. Collega inoltre il Munaciello ad altre figure mitico-simboliche europee e a personaggi come Pulcinella e Virgilio Mago. La seconda parte del libro raccoglie storie e aneddoti, enfatizzando l’importanza dei miti nella cultura popolare e invitando i lettori a esplorare il meraviglioso nella vita quotidiana. GIUSEPPE ERRICO Psicologo e ricercatore italiano noto per i suoi studi interdisciplinari che combinano psicologia, antropologia, simbolismo e cultura popolare. Specializzato nell’analisi delle tradizioni folkloristiche, ha dedicato gran parte della sua carriera a esplorare le figure mitologiche e leggendarie della cultura italiana, in particolare quella napoletana. L’autore ha scritto diversi saggi e articoli, offrendo una prospettiva unica sulla relazione tra miti popolari e l’identità culturale. Attualmente presidente dell’Istituto di Psicologia e ricerche socio sanitarie e ricercatore nel campo delle scienze umane a indirizzo Antropologico-Trasformazionale. Svolge attività di psicologo volontario presso l’Azienda dei Colli di Napoli-Centro regionale malattie rare (CRMR).